Braccialetti sequestrati: occhio agli ftalati

Bambini a rischio a causa degli ftalati

A Milano la polizia ne ha sequestri 20 milioni: tutti venduti illegalmente e non conformi ai requisiti di sicurezza richiesti dalla legge. Stiamo parlando dei loom bands, i famosi braccialetti fatti intrecciando piccoli elastici (degli anelli di plastica), che da quest’estate spopolano tra i bambini di tutte le età. Dopo questo episodio, molti di voi ci hanno chiesto se effettivamente si tratta di prodotti pericolosi per la salute dei bambini.

Non possiamo sapere se tutti i braccialetti in commercio siano o no dannosi per la salute. Quello che è certo è che tutti contengono sostanze per rendere morbida ed elastica la plastica. Se si tratta di ftalati, stiamo parlando di sostanze potenzialmente cancerogene e che potrebbero interferire con il sistema endocrino. A fare la differenza è la quantità di ftalati che si utilizza. La normativa europea prevede un limite dello 0,1% di ftalati nel peso totale del materiale utilizzato. In commercio possono esserci prodotti con quantità maggiori, come nel caso di quelli sequestrati a Milano che non rispettano le norme di sicurezza previste per i giocattoli.
Attenzione all’uso che ne fanno i bambini
Come fare quindi per proteggere la salute dei nostri bambini? Trattandosi di giocattoli, è bene diffidare di quei prodotti che sull’imballaggio non riportano le indicazioni corrette: marchiatura CE; divieto di utilizzo 0-3 anni; nome e indirizzo del produttore.
Una volta acquistati fai attenzione all’uso che ne fanno i tuoi bambini. Verifica che non li portino alla bocca e li succhino. Controlla anche periodicamente la loro pelle (del polso o della caviglia) ed evita che li tengano costantemente. Di notte è meglio toglierli per evitare che stringano troppo i polsi o le caviglie durante il sonno e comunque per limitare il contatto.
Cosa sono gli ftalati?
Gli ftalati sono sostanze utilizzate per rendere morbida la plastica e migliorarne la flessibilità. Alcuni (DEHP e DINP) si sospetta siano cancerogeni. Altri (BBP , DBP , DEHP , DINP , DIDP e DNOP) sono tossici per il sistema riproduttivo e potrebbero causare effetti negativi sul sistema endocrino. Per questo la direttiva europea sulla sicurezza dei giocattoli ne limita la presenza. Il loro utilizzo non è consentito a concentrazioni superiori allo 0,1% del peso totale del materiale utilizzato, né nei giocattoli, né negli articoli destinati all’infanzia. Il motivo della restrizione è dovuto al pericolo di esposizione che può derivare dal masticare o succhiare per lunghi periodi di tempo oggetti che contengono ftalati.
I rischi per la salute
Il rischio maggiore si ha quando gli ftalati vengono a contatto con la saliva: queste sostanze si sciolgono con la possibilità che vengano ingerite. Il pericolo è più elevato per i bambini da 0 a 3 anni, che sono più vulnerabili e che portano tutto alla bocca. C’è poi anche il rischio di ingestione di piccole parti con conseguente possibile soffocamento. Anche il sudore e lo sfregamento potrebbero creare problemi. La pelle, infatti, potrebbe assorbire queste sostanze. La reazione più comune è, comunque, quella di un’irritazione da contatto.

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