Chi gioca ancora con Farmville, Candy Crush o Ruzzle?

Chi gioca ancora con Farmville, Candy Crush o Ruzzle?

Da Farmville a Candy Crush Saga passando per Ruzzle e Prato Fiorito: ecco come si sono evoluti i tormentoni digitali degli ultimi anni

di Lorenzo Longhitano

Ci sono fenomeni della vita in Rete dai quali è difficile non rimanere toccati, specie quando tutti gli amici ne parlano o ne sono coinvolti. Giochi che diventano oggetto di conversazione oppure app che sui social network finiscono con l’occupare le bacheche di tutti i contatti (o, peggio, la tendina delle notifiche) per poi sparire in pochi mesi senza lasciare traccia. Negli anni di manie del genere se ne sono susseguite parecchie, su Facebook prima e su smartphone poi: ecco alcune delle peggiori degli ultimi anni.

Farmville (2009)
Al suo arrivo gli smartphone non erano ancora nelle mani di tutti, ma Facebook era già un fenomeno di massa anche da noi, e proprio tramite il social network il gioco di simulazione bucolica più famoso del pianeta si è diffuso tra la popolazione come un virus. Definito una delle peggiori invenzioni degli ultimi decenni dalla rivista Time, nel suo momento migliore l’apparentemente innocuo passatempo riusciva a tenere attivi davanti allo schermo più di 80 milioni di utenti al mese; si è beccato un sequel nel 2012, quando l’epidemia aveva già raggiunto il picco, e due episodi per smartphone nel 2014 e nel 2016 — Avventura Rurale e Tropic Escape. Sono queste due app a portare avanti il marchio insieme a Farmville 2, che su Facebook ancora conserva più di un milione di utenti attivi al mese.

Candy Crush (2011)

Dopo un breve periodo confinato sul sito degli sviluppatori e sui portali affiliati, nel 2012 il diabolico rompicapo è approdato prima su Facebook e poco dopo su smartphone, con il nome Candy Crush Saga e adottando la struttura a livelli dei rompicapo precedenti del gruppo.

È stato il delirio: meno impegnativo, ma più magnetico di Farmville, il gioco ne ha raccolto l’eredità come re dei giochi da social network anche in virtù della sua giocabilità su smartphone, dove in un paio d’anni ha acquisito posizioni di dominio assoluto nelle classifiche. Negli anni 2014 e 2015 ha generato rispettivamente due sequel — Soda Saga e Jelly Saga — ma la serie è probabilmente lontana dalla conclusione: a fine 2015 il colosso Activision Blizzard si è pappato la relativa casa di produzione per la modica cifra di 5,9 miliardi di dollari.

Ruzzle (2012)

Sedici lettere, tre round, una lista di contatti pronti a cancellarci per sempre dalla loro vita in caso di sconfitta: questi i numeri del successo di Ruzzle, gioco a tempo basato sulle regole del Paroliere. Era il 2012 quando il fenomeno comparve sulla faccia degli smartphone Android e iOS — tempo di iPhone 5 e Galaxy S III — e da allora i download dell’app hanno superato quota 70 milioni. Al massimo del suo splendore Ruzzle ospitava ogni giorno gli scontri di 10 milioni di utenti, anche se oggi trovare sfidanti è decisamente più difficile. Non è detto però che le cose non possano cambiare: Ruzzle ora include una modalità torneo e la possibilità di sfidarsi a squadre, un buon motivo per reinstallare l’app e convincere gli amici a fare lo stesso in memoria dei vecchi tempi.

continua su: Chi gioca ancora con Farmville, Candy Crush o Ruzzle? – Wired

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

1 × 1 =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.