Rio de Janeiro, solitudine metropolitana

Rio de Janeiro, solitudine metropolitana

Oltre il sole e le spiagge, i quartieri ricchi e le favelas, c’è un’altra Rio, fatta di lentezza, giornate grigie e persone sole dal blog Proof

di Janna Dotschkal – Fotografie di Vincent Catala

Quando il fotografo Vincent Catala ha avuto l’occasione di trasferirsi dalla Francia a Rio de Janeiro, non ci ha pensato due volte. “Come molte altre persone, avevo l’illusione di conoscere la città senza mai esserci stato. le immagini che ci arrivano da Rio sono così vivide: la città, le spiagge, la luce accecante, tutti i nostri sensi in tilt”. Insomma, il luogo ideale in cui fare base per un fotografo.

“Tre anni dopo, sono ancora affascinato da Rio, ma ora la vedo dall’interno. Il suo potere di emanare illusioni mi attrae più che le sue bellezze”, dice il fotografo. “Da un punto di vista geografico, è una città difficile da comprendere”, dice Catala. “Tutti hanno in testa due immagini: da una parte, le favelas, e dall’altra, i quartieri famosi affacciati su spiagge perfette. La realtà è molto più frammentata, visto che la maggior parte delle persone non vivono né nellefavelas né nei quartieri ricchi. Di mezzo c’è un’area enorme fatta di molti quartieri residenziali, terreni abbandonati e tratti di autostrada”.

Un po’ alla volta Catala ha iniziato a notare un connubio piuttosto diffuso: isolamento e vita metropolitana. “Ho scoperto che a Rio molte persone sono sole. Non tutti riescono a sopravvivere alla solitudine. Questa città ha un rapporto tutto suo con il tempo, nel senso della lentezza. Non è inusuale imbattersi in figure immobili, prostrate, contemplative”.

Via via che il suo progetto prendeva forma, Catala ha incontrato più di un ostacolo che lo ha obbligato a rallentare il suo lavoro o a ripensare la sua idea della città. “Il clima di Rio è molto umido, e il tempo cambia in continuazione. Mi ha stupito il numero di giornate grigie che capitano in un anno. Questa luce inaffidabile, almeno nei colori, è diventata uno dei temi del mio lavoro”.

Catala spera di continuare il suo progetto fino al termine dell’anno. Alla fine, il suo obiettivo è diventato quello di andare oltre gli stereotipi visivi che abbiamo di Rio. “Tutte le mie foto affrontano la realtà a testa bassa, senza messe in scena. Raccontano la solitudine e la ricerca dell’equilibrio, due elementi comuni a coloro che vivono in una grande città”.

Nella foto, i lavori di ristrutturazione dell’Hotel Nacional, a Sao Conrado, nella zona occidentale di Rio de Janeiro, di primo mattino.

Sorgente: Foto Rio de Janeiro, solitudine metropolitana – 1 di 10 – National Geographic

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

2 × cinque =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.