Gaslighter: se lo conosci lo eviti
Gaslighter deriva dal titolo di un film, “Gaslight” diretto da Georg Cukor nel 1944 nel quale un marito cerca di portare la moglie alla pazzia, manipolando l’ambiente intorno a lei: in particolare le luci a gas abbassate consapevolmente da lui, cosa che la moglie nota ma che lui insiste essere solo frutto dell’immaginazione di lei che inizia quindi a dubitare di se stessa e delle sue facoltà mentali. Per quanto riguarda la letteratura leggiamo che: “Lo scopo del comportamento di gaslighting, comune alle tre categorie di manipolatori è: ridurre la vittima a un totale livello di dipendenza fisica e psicologica, annullare la sua capacità di scelta e responsabilità”. Il gaslighter, che mette in atto la manipolazione mentale, “fa credere alla vittima di vivere in una realtà che non corrisponde alla quella oggettiva e mina alla base ogni sua certezza e sicurezza: in sostanza opera su di lei un vero e proprio lavaggio del cervello”.Per essere più chiari, in una dinamica di violenza psicologica, il gaslihter attraversa tre fasi:
1) Incredulità : la vittima non crede a quello che sta accadendo né a ciò che vorrebbe farle credere il suo carnefice.
2) Difesa: la vittima inizia a difendersi con rabbia e a sostenere la sua posizione di persona sana e ben aderente nella realtà oggettiva.
3) Depressione: la vittima si convince che il manipolatore ha ragione, getta le armi, si rassegna, diventa insicura ed estremamente vulnerabile e dipendente; si sente colpevole della situazione nella quale si trova. Diversi psicologi che studiano le tecnicche di condizionamento sostiengono che i sociopatici usano frequentemente tattiche di gaslighting: sono coloro che trasgrediscono con indifferenza leggi e convenzioni sociali e che sfruttano le persone con particolare premeditazione. In buona sostanza bugiardi credibili e convincenti che negano freddamente e ogni crudeltà.
Altri autori sostengono che in determinate forme di comportamenti abusanti e maltrattanti, il perpetratore presenti il profilo di un “perverso narcisista”. Eiguer nel 1989 definisce il perverso narcisista come “colui che influenzato dal suo Io grandioso, cerca di stabilire un legame con un altro individuo attaccandosi in particolar modo alla sua integrità narcisistica per disarmarlo”.
Per completezza d’informazione esistono tre tipologie di gasligther:
-il manipolatore bravo ragazzo che si propone come attento e premuroso nei confronti della sua vittima, ma che in realtà agisce col solo intento di soddisfare i suoi bisogni, di qualunque tipo essi siano: denaro, sesso, potere.
-Il manipolatore affascinante che utilizza tutte le sue dote seduttive per influenzare ed infine imporre il proprio ascendente sulla vittima.
-L’intimidatore che a differenza dei precedenti ha un comportamento più diretto. e niente affatto affabulatore o fascinatore.
Nei casi di cronaca degli ultimi giorni possiamo incontrare questo tipo di profilo in diversi uomini. Non facciamoci affascinare: gli incantatori di serpenti chiedono sempre il conto.