HDR: cos’è e applicazioni

HDR: cos’è e applicazioni

Cos’è l’High Dinamic Range, noto come HDR: come si applica questa tecnologia a TV, videogiochi, foto e altro ancora.

Si scrive HDR, si legge High Dynamic Range. Un acronimo, una sigla destinata ad entrare nel lessico comune, come è stato in passato per altri termini legati all’ambito imaging e dell’elettronica di consumo: da Full HD a Ultra HD, fino a 4K, senza dimenticare la meteora del 3D. Una tecnica che permette di estendere la gamma dinamica delle immagini, applicata inizialmente alla fotografia, poi arrivata a interessare anche prodotti come i televisori.

Acquistare un pannello con supporto all’HDR significa poter guardare film e video con una qualità maggiore rispetto a quella offerta dalle TV e dai monitor tradizionali. È però bene non fare confusione tra standard, compatibilità e formati.

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High Dinamic Range, acronimo HDR: lo si vede su molte televisioni di nuova generazione, ma il concetto non è sempre chiaro. Soprattutto, non è sempre facile capire il rapporto tra le varie sigle e quale peso dare alle singole specifiche. Arrivati all’era del 4K, il concetto di HDR diventa il passo in avanti decisivo per la costruzione di una immagine di qualità superiore: un procedimento che parte dal montaggio e che arriva all’utente attraverso fotogrammi più ricchi di informazioni, sviluppati a partire da un’elaborazione estremamente complessa.

In passato c’è stato un momento storico in cui le TV a colori hanno sostituito quelle in bianco e nero, offrendo una visione più reale e vivida delle trasmissioni. Sono poi arrivati, a decenni di distanza, i televisori a schermo piatto, che grazie all’impiego di pannelli LCD e plasma hanno ridotto in maniera considerevole le dimensioni degli apparecchi. È stata poi la volta dell’alta definizione, prima con l’avvento dei modelli HD Ready (720p), poi con quelli Full HD (1080p) e più di recente con il 4K (o Ultra HD). Tutto questo senza dimenticare la parentesi del 3D, una tecnologia che nonostante gli sforzi dei produttori non è mai riuscita a conquistare l’ambito domestico. Ancora LED, OLED e affini. Ora si inizia a sentir parlare con insistenza di HDR, ma di cosa si tratta?

HDR, ossia High Dynamic Range

HDR è l’acronimo di High Dynamic Range, che in italiano si potrebbe tradurre come “Ampia Gamma Dinamica“. La tecnica è utile per estendere l’intervallo dinamico di un’immagine (sia essa una fotografia oppure il fotogramma di un video), ovvero aggiungendo informazioni al divario che intercorre tra le aree più chiare e quelle più scure. Il risultato è un frame che riproduce la luce di un’inquadratura in maniera più realistica e verosimile rispetto a quanto avviene solitamente con i sensori delle fotocamere e delle videocamere tradizionali, avvicinandosi a quanto può fare l’occhio umano.

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