Il lato nascosto di Hedy Lamarr

Il lato nascosto di Hedy Lamarr: una diva tecnologica

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di Paolo Fiorino

Hedy Lamarr, al secolo Hedwig Eva Maria Kiesler, è stata una delle attrici più famose degli anni 40. E di certo una delle donne più belle di Hollywood.
Fino a qui nulla di strano, direte voi, pare una cosa del tutto normale che un’attrice famosa sia anche una bellissima donna.
E invece qualcosa di strano, o perlomeno di inusuale, nella vicenda di Hedy c’è stato.

Per scoprire cosa, proseguiamo nella storia: nel 1931 Hedy, all’età di 18 anni, lasciò gli studi per intraprendere una carriera nello spettacolo.

Mandl
Fritz Mandl
Nel 1933 girò il suo primo film (Estasi), famoso perlopiù per una sua scena di nudo.
L’anno seguente Hedy sposò Fritz Mandl, un ricco commerciante di munizioni austriaco. E ancora una volta pare che non ci sia molto di sorprendente nella vicenda, quindi facciamo un altro passo avanti.
Hedy visse per alcuni anni nel castello austriaco di Schloss Schwarzenau. Il marito era molto geloso e possessivo e la teneva segregata nel castello, dal quale poteva uscire solo per accompagnarlo nei suoi viaggi d’affari durante i quali ebbe modo di conoscere molte personalità dell’industria bellica e della politica.
Dopo qualche anno Hedy, stanca della situazione, drogò una cameriera che le somigliava, le prese i vestiti e fuggì prima in Inghilterra, dove incontrò Louis B. Mayer, il fondatore della MGM, che la convinse a cambiare nome per far dimenticare il suo passato, e poi negli Stati Uniti dove cominciò la sua brillante carriera cinematografica.
Dunque: stiamo raccontando la storia di una bellissima donna che si imbarca in una rocambolesca fuga per sfuggire a un marito oppressivo e diventa una star di Hollywood.
Ecco la sorpresa! Una bella avventura e una bellissima diva del cinema! Non manca proprio nulla!
Schloss Schwarzenau
Schloss Schwarzenau

E invece sì.

Di cosa si tratta?
Facciamo due conti: c’è la diva, c’è Hollywood, c’è l’avventura… cosa manca?
Ma la tecnologia, naturalmente!
Tecnologia? E cosa c’entra la tecnologia in tutta questa storia?
Molto semplice: nel 1940 Hedy, che prima di iniziare la carriera nello spettacolo era stata una studentessa di ingegneria particolarmente dotata, brevettò, assieme al compositore George Antheil, un progetto per un sistema di telecomando per siluri basato sull’idea innovativa del “Frequency hopping“.

Il progetto, presentato al National Inventor’s Council, era basato su una coppia di rulli perforati rotanti simili a quelli utilizzati nelle pianole meccaniche, installati uno nel siluro e uno nel sistema di guida, sui quali erano incise le informazioni relative a 88 diverse frequenze radio.

George Antheil
George Antheil

Le rotazioni dei due rulli erano sincronizzate grazie a dei sistemi basati su cronometri e permettevano al sistema di inviare gli impulsi di controllo al siluro su un canale che cambiava continuamente frequenza.

Dal momento che la sequenza di frequenze era nota solo al siluro e alla stazione trasmittente, risultava particolarmente difficile per il nemico disturbare il sistema di guida.
Era un’idea brillante ma, come era facile prevedere, l’esercito americano non fu molto propenso ad ascoltare un’attrice, quindi l’invenzione fu brevettata e rapidamente dimenticata ed Hedy fu relegata al ruolo di organizzatrice di raccolte fondi. Ruolo che svolse in maniera molto efficace, se consideriamo che un suo bacio costava 25000 dollari in buoni di guerra e che in una sola serata pare che abbia raccolto oltre 7 milioni di dollari!
Solo nel 1997 a Hedy fu tributato il riconoscimento che meritava con il premio “Pioneer Award” della Electronic Frontier Foundation e con il “BULBIE Gnass Lifetime Achievement Award”, dato “a individui eccezionali i cui risultati nelle arti, nelle scienze, i campi di lavoro o di invenzione hanno significativamente contribuito alla società”.
E’ stata la prima donna a vincere questi premi.
La sua idea è oggi alla base di molte tecnologie wireless moderne.
Hedy Lamarr, in definitiva, ha confermato il famoso pensiero di Woody Allen: “Il vantaggio di essere intelligenti è che si può sempre fare gli imbecilli mentre il contrario è del tutto impossibile”.

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