In Cina si contrabbandano gli iPhone con i droni
Sgominata dalla polizia cinese la banda del Drago Volante, ogni notte fino a 15mila telefoni importati illegalmente da Hong Kong
ANTONIO DINI
Un drone attraversa ronzando rapidamente il cielo, per consegnare un pacchetto. Non è il piano di Amazon per trasportare ai clienti gli acquisti fatti sul sito di ecommerce, e neanche del suo concorrente cinese Alibaba. Siamo però in Cina e i droni volano la notte attraverso il confine che separa Hong Kong, territorio autonomo, dalla madrepatria cinese. I piccoli velivoli comandati a distanza portano ognuno una decina di iPhone ancora inscatolati: sono stati acquistati il giorno prima come ricondizionati negli Apple Store di Hong Kong da prestanome e verranno rivenduti nelle settimane successive nelle città cinesi dell’ovest, dove non esiste ancora una rete di distribuzione ufficiale di Apple, ma la fame di prodotti griffati da parte dei nuovi ricchi cinesi è insaziabile. E la banda del Drago Volante non attende altro.
Reuters riferisce di una operazione della polizia di frontiera cinese che ha smantellato una rete di contrabbandieri di melafonini. Un’operazione che ha permesso di effettuare 26 arresti e di sequestrare i droni. Un colpo da 500 milioni di yuan, pari a 65 milioni di euro, secondo le autorità cinesi. Ogni notte infatti i droni percorrevano in pochi minuti i duecento metri che erano necessari per “saltare” il confine amministrativo tra Hong Kong e Shenzen, l’area a sua volta famosa in tutto il mondo per la produzione di apparecchiature elettroniche tra le quali, paradossalmente, proprio gli iPhone.
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