Parità sessuale: solo all’occorrenza

Parità sessuale: solo all’occorrenza

Parità sessuale: solo all'occorrenzaMalgrado all’apparenza le donne sembrino aver conquistato una qualche parvenza di eguaglianza rispetto all’uomo e al suo ruolo sociale, quando si tratta di un argomento in particolare tutto ritorna come secoli fa e con buona accettazione del gentil sesso, anzi, quasi con pretesa: parliamo della proposta di matrimonio. Quando i matrimoni tradizionali erano la normalità ed erano anche la conseguenza ovvia di una assidua frequentazione tra un uomo e una donna, la prassi imponeva che fosse lui a fare la proposta a lei, il contrario non era previsto: malgrado le ripetute richieste di parità sessuale e qualche conquista ottenuta, ecco che un punto fermo rimane: l’uomo armato di anello fa la proposta e se s’inginocchia ancora meglio. Secondo un’antica leggenda esisteva solo una possibilità per la quale una donna potesse fare una proposta matrimoniale accettabile socialmente al suo uomo: il ventinove febbraio le era concessa questa libertà. Una volta ogni quattro anni. Lungi da questa leggenda la proposta continua a farla l’uomo. Quello che sconvolge e fa pensare sono i risultati di uno studio del’University di Santa Cruz: su 277 studenti intervistati nessuno, ma proprio nessuno, preferirebbe o accetterebbe che fosse la donna a fare una proposta di matrimonio; due terzi sostengono con forza che questo passo spetti all’uomo per convenienza e onore. Una esigua minoranza femminile potrebbe considerare l’opzione in circostanze particolari. Tra i maschi nessuno. Un altro studio accerta che il 76% dei maschi reputa necessario che durante la proposta l’uomo si debba opportunamente inginocchiare mentre regala il solitario. Se ne deduce che la parità vale solo allconvenzioni sociali, matrimonio, parità sessuale, proposta’occorrenza.

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