Tette al vento

Partiamo da un presupposto, i corpi umani, quando sono giovani e sodi, sono uno spettacolo per la vista. Premesso questo, se non sono giovani e tanto meno sodi, diventa un film dell’orrore, soprattutto quando, verso l’ora di pranzo, molte appartenenti al genere femminile, risalgono la spiaggia per andare a mangiare l’insalatina dimagrante al bar. Ebbene, in quel momento, spesso e volentieri mi passa la fame. Che non posseggano specchi in casa, è evidente e che anche nel malaugurato caso in cui ne possedessero uno, non ne facciano uso, è altrettanto evidente, perché semmai si soffermassero a considerare i rotoloni “regina” che fuori escono dai loro costumi, forse avrebbero abbastanza buon gusto da coprirsi.

Per carità, sul lettino, in spiaggia, sono libere di denudarsi com’è loro più comodo, ma per tutti i Numi, quanta fatica ci vuole a rendersi conto che non è esteticamente accettabile pranzare con un portatore di lardo nel tavolino di fianco? E peggio che mai, cercare di nutrirsi con qualcuna che, non solo scorda il copricostume, ma anche il costume! Signore, per quanto la chirurgia estetica ormai faccia miracoli, trasformandovi tutte in gommoni Zodiac ambulanti, abbiate la cortesia di metterlo il pezzo di sopra! Le tette a cipolla non servono per insaporire le pietanze, ma per lacrimare alla sola vista. La panoramica generale, che si può notare, in una qualsiasi stazione balneare della nostra costa, è piuttosto desolante, se non altro per quella totale mancanza di buon senso e di buona educazione, per non parlare poi di località turistiche, piuttosto note, in cui non è affatto difficile imbattersi nel bagnante che passeggia per le strade, osservando le vetrine, fuori dai confini della propria riserva, senza nemmeno rendersi conto che il costume non è il posto più comodo per nascondere un portafogli… benché ci sia anche da chiedersi dove lo tenga… in quale centimetro quadrato del pezzettino succinto di stoffa che viene spacciato per costume. Dunque, per tutti i viandanti della battigia, ricordatevi che, quando vi alzate dal vostro lettino, per andarvene a zonzo, senza coprire in alcun modo le pudenda, non sempre chi vi guarda lo fa per ammirarvi, talvolta, anzi spesso, il sorriso che aleggia sulle labbra è piuttosto ironico.

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