Calo nella produzione dell’olio italiano: scorte fino a metà 2017

Calo nella produzione dell’olio italiano: scorte fino a metà 2017

La nuova produzione si esaurirà nei primi sei mesi dell’anno. Il calo produttivo ha riguardato il nostro Paese ma anche Grecia e Tunisia, in linea invece la Spagna che rimane il primo produttore mondiale. Al momento dell’acquisto leggete bene l’etichetta: 2 bottiglie su 3 contengono olio straniero

La nuova produzione di olio extravergine Made in Italy – ha annunciato Coldiretti – è crollata del 38%. Con 298 milioni di chili prodotti ci avviciniamo ai minimi storici di sempre. La conseguenza? Le scorte si esauriranno entro i primi sei mesi del 2017. E poi il prezzo, che tenderà ad aumentare (la scorsa settimana, alla borsa merci di Bari, si è registrato un incremento del costo del 43% rispetto all’inizio dell’anno).

Italia, ancora secondo produttore mondiale di olio

Nonostante il calo (stimato del 39% al sud, del 29% al centro e del 10% al nord) l’Italia rimane il secondo produttore mondiale con in testa, fra le Regioni, Puglia e Calabria, mentre al primo posto troviamo la Spagna con una produzione di 1400 chili in linea con lo scorso anno.
Come noi, hanno risentito di un calo produttivo la Grecia (-20% con 240 milioni di chili) e la Tunisia (-21% con 100 milioni di chili). In controtendenza invece la Turchia che aumenta la produzione del 33% per un totale di 190 milioni di chili.

2 bottiglie su 3 contengono olio straniero

Sull’acquisto dell’olio Coldiretti invita a leggere bene le etichette e mette in guardia da frodi e inganni. Le bottiglie riempite a livello nazionale – spiega l’associazione di agricoltori – in 2 casi su 3 contengono prodotto straniero proveniente per oltre il 60% dalla Spagna, per il 25% dalla Grecia e per quasi il 10% da un paese extracomunitario come la Tunisia. E nella maggior parte dei casi le etichette non sono chiare, riportano scritte in piccolo o sono ingannevoli. Il consiglio è quello di acquistare dunque oli extravergini a denominazione di origine Dop, in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane, o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati.

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