Meglio il tablet o il classico notebook?

Meglio il tablet o il classico notebook?

Dalla flessibilità d’uso alla componente estetica, dalle capacità multimediali alla potenza di calcolo. Il computer mobile oggi non può sottrarsi a nessuna di queste qualità e deve coniugare usabilità e prestazioni. Non a caso, intorno a questo principio, ruota una sorta di dilemma: meglio il tablet o il classico notebook? O la soluzione ideale è un prodotto che unisce questi due concetti, e quindi una tavoletta touchscreen generosa quanto a dimensioni del display e facilmente in grado di trasformarsi in un portatile “tradizionale” aggiungendo al proprio corpo una tastiera? I tablet convertibili (qualcuno li chiama ibridi, altri li identificano con l’etichetta 2-in-1), per lo meno quelli di fascia alta, sfoggiano materiali pregiati, design che puntano sulle cornici ridotte all’osso e rifiniture in grado di attirare il gusto dei consumatori. Il tutto abbinato a una dotazione hardware e di applicazioni software che vuole essere garanzia di “vero” mobile computing in tutte le situazioni.

ipad-pro-draw-colorsiPad Pro 10.5

Pensato anch’esso per chi con il tablet ci lavora tutti i giorni. Le sue virtù, in tal senso, possiamo identificarle nella fotocamera (la stessa dell’iPhone 7), nella resa dello schermo Retina (il tempo di refresh arriva ora fino a 120 Hz) che esalta l’uso della Apple Pencil, nelle capacità di elaborazione garantite dal nuovo chip A10X Fusion a 64 bit (per creare animazioni o montare video 4k) e nella Smart Keyboard, più stabile e spaziosa. Per considerarlo un vero alter ego del computer portatile, però, occorrerà aspettare l’autunno e l’arrivo di iOs 11. La nuova versione del sistema operativo porterà in dote funzionalità di “drag & drop” dei contenuti fra un’app e un’altra, uno strumento ad hoc (File) per gestire documenti in locale e in cloud e la Dock che si avvicina a quella dei Mac. A listino i prezzi partono da 739 euro ma con gli accessori si superano i mille.

Microsoft Surface Pro

Microsoft Surface Pro

Il successore del Surface Pro 4 abbandona il numerino di serie per caratterizzarsi come il tablet professionale della casa di Redmond per antonomasia. Lo schermo da 12,3 pollici ad altissima risoluzione (2736 x 1824 pixel con form factor 3:2) rende bene l’idea di un device 2-in-1 che vuole essere una reale alternativa al notebook. La sua configurazione migliore (con processori Intel Core i7 Kaby Lake, 16 GByte di Ram e un Terabyte di storage) fa impallidire la dote di molti portatili convenzionali ma arriva anche a costi esorbitanti, 3.150 euro. Il modello base con Cpu “Core i” è venduto a 1.169 euro, che diventano più di 1.400 aggiungendo keyboard e Surface Pen. Dalla sua il Surface Pro ha però un’autonomia dichiarata (13,5 ore di lavoro ininterrotto) con pochi eguali fra gli ibridi di fascia alta e il vezzo di una tastiera-cover che sfrutta un materiale “caldo” e pregiato come l’alcantara. Per chi lavora in ambiente Windows è un prodotto su cui puntare a occhi chiusi.
Hp Spectre X2 bis

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