Più ci impressiona una citazione assurda sui social e meno siamo intelligenti: lo sostiene la scienza

Più ci impressiona una citazione assurda sui social e meno siamo intelligenti: lo sostiene la scienza

Nel profondo di noi ne eravamo tutti più o meno consapevoli, ma ora la scienza ci dà ragione senza ombra di dubbio: gli “amici” virtuali che postano sui loro account social le più disparate citazioni – magari abbinate a un trashissimo selfie – per apparire profondi, in realtà sono “stupidi”. Parola dell’Università di Waterloo.

Sulla ricezione e l’individuazione delle pseudo-profonde ca***te“. È questo il titolo – decisamente esplicativo – della ricerca condotta da un pull di 5 studiosi canadesi (Gordon Pennycook, James Allan Cheyne, Nathaniel Barr, Derek J. Koehler e Jonathan A. Fugelsang), che hanno voluto mettere nero su bianco una verità che per molti è sembrata lapalissiana: non basta una citazione colta o impegnata piazzata su di un social a renderti una persona colta.

Uno studio che l’accademia di Waterloo ha voluto rendere rigoroso e scientificamente fondato, sottoponendo una serie di circa 300 teste alla lettura di citazioni false e dal significato assurdo, somministrate in maniera casuale, e chiedendo poi ai partecipanti cosa ne pensassero. Il risultato è stato impietoso: più il livello di intelligenza delle “cavie” si abbassava e più la frase in questione generava una grande impressione nelle loro mente.

Le citazioni farlocche – prese per l’occasione dal preesistente sito Sebpearce – erano volutamente senza senso, eppure in molti tra i partecipanti allo studio non si sono accorti dell’illogicità semantica della frase. Per verificare il livello di capacità cognitiva dei teste, del resto, sono stati fatti degli appositi esami, che hanno appunto accertato quanto ad un più basso livello di capacità corrispondesse un più alto grado di impressionabilità emotiva nel leggere frasi ad effetto sulla vita.

“Nonostante pubblicare sui social delle ca***te sia un fenomeno comune nella vita di tutti i giorni – che ha addirittura attirato l’attenzione dei filosofi – la loro ricezione (critica o ingenua) non è stata ancora sottoposta a un esperimento empirico” hanno specificato i 5 studiosi nell’abstract del loro studio. “Perciò abbiamo deciso di concentrarci su tali ca***te pesudo-profonde, che consistono in frasi che sembrano avere senso ma che in realtà sono vacue”.

Come dar loro torto? Perché in fondo lo pensavamo un po’ tutti: quel nostro amico che getta sui social le perle dei più grandi scrittori o quell’altra conoscente che abbina selfie azzardati a frasi esistenziali sono poco credibili. Anzi, abbastanza “stupidi”. Lo dice la scienza.

Fonte: Huffpost.it

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