Una settimana di… aereo di linea supersonico

Una settimana di… aereo di linea supersonico e tante altre curiosità

di Paolo Fiorino

Aereo di linea supersonico

La NASA, l’ente spaziale americano ha commissionato per 20 milioni di dollari a un gruppo di ricerca guidato dalla Lockheed Martin Aeronautics di Palmdale un piano preliminare per la realizzazione entro il 2020 di un nuovo velivolo commerciale supersonico.

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Il nuovo aereo dovrà superare tutti i limiti che hanno portato alla fine dei precedenti velivoli supersonici: il Concorde e i Tupolev 144. I due storici velivoli avevano elevati costi di gestione e si attirarono le antipatie delle comunità a causa della rumorosità del loro bang sonico. Il nuovo velivolo sfrutterà una nuova tecnologia denominata QueSST, Quiet Supersonic Technology.

Dopo aver definito i valori massimi di rumore, il gruppo di lavoro dovrà progettare e realizzare un prototipo in grado di volare a velocità supersonica producendo un bang meno rumoroso, definito “a battito cardiaco”.

Grazie alla NASA presto  “Cuori tra le nuvole” non sarà più soltanto una soap opera.

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Satellite luminoso

L’agenzia spaziale russa progetta di mettere in orbita Mayak, un piccolo satellite artificiale dalla particolare struttura riflettente. Il satellite stazionerà a una quota di 600 km, cioè circa il doppio della Stazione Spaziale Internazionale.

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Aprendosi come una vela, la sua superficie di materiale riflettente di circa 16 metri quadrati potrebbe diventare non solo più visibile della stella Sirio, ma anche forse della Luna stessa e proprio a questo deve il suo nome, che significa “faro”.

Attualmente, l’agenzia spaziale russa ha allestito il sito Boonstarter, per la racconta fondi online e ha indicato come il prossimo luglio come finestra ideale per il lancio del razzo Soyuz-2 che lo porterà in orbita.

Che utilità avrebbe questo bizzarro satellite? La spiegazione ufficiale dice che sarà un faro nella notte che servirà a dimostrare come l’esplorazione spaziale sia non solo eccitante, ma anche accessibile a tutti, ma l’unica spiegazione più plausibile è  che si tratti del primo caso conclamato di esibizionismo spaziale.

Capelli stampati in 3D

La calvizie ha le ore contate. Con poche modifiche a una comune stampante 3D si potranno creare intere capigliature, personalizzate quanto a colore e lunghezza, partendo da materiale plastico.

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Merito dei ricercatori della Carnegie Mellon University che hanno realizzato una speciale macchina produttrice di capelli lisci, mossi o intrecciati che produce 10 millimetri quadrati di area impiantabile in circa 20 minuti, espellendo e poi stirando il materiale plastico.

Anche se dalle immagini l’effetto sembra poco realistico e più adatto alla produzione di gadget che a un reale utilizzo in sostituzione delle perdute chiome, l’idea è promettente e mette in luce una volta di più il potenziale innovativo della tecnica di stampa in 3D.

Se è vero che, come recita la legge di Reynold, “La velocità del vento è proporzionale al costo della capigliatura” potrebbe rivelarsi l’idea del secolo per gli appassionati di vela (purché calvi).

Lampada empatica

Si  chiama Moodbox ed è una lampada con altoparlanti integrati che attraverso un piccolo microfono è in grado di analizzare la voce dell’utilizzatore e valutarne lo stato emotivo.

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Una volta compreso lo stato d’animo la lampada può riprodurre una canzone adeguata, prelevandola da un computer collegato via Wi-Fi oppure da un servizio come Spotify, e accompagnarla con una appropriata sfumatura luminosa.

Moodbox è una chiara dimostrazione di quanto la tecnologia stia diventando sempre più invadente.

.Raggio traente

Un team di ricercatori dell’Università di Bristol e Sussex  ha perfezionato una nuova tecnologia che assomiglia al famoso raggio traente di Star Trek.

Il funzionamento si basa su ologrammi acustici, creati con onde ultrasoniche a 40 KHZ non udibili dall’orecchio umano, che interferendo tra loro creano zone a pressione differenziata grazie alle quali si può esercitare una forza sugli oggetti e quindi, spostarli, sollevarli e ruotarli senza alcun contatto fisico.

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I ricercatori hanno affermato che tutti gli oggetti con un diametro fino a 4 mm possono essere spostati con gli ologrammi sonori.

Questa nuova invenzione potrebbe cambiare e migliorare molti campi come quello della medicina e della chirurgia. Rendendo possibile manipolare oggetti all’interno del corpo umano permetterebbe di evitare procedure mediche invasive e consentire la manipolazione di calcoli renali, di coaguli e di cellule del corpo, eliminando la necessità di incisioni.

Il sistema è realizzato con una matrice composta da 64 altoparlanti posti su un solo lato ed integra un processore che grazie a un nuovo algoritmo permette di creare gli schemi di interferenza in una maniera nuova rispetto a tutti i passati esperimenti nei quali si dovevano posizionare gli altoparlanti su entrambi i lati.

Il dottor Who ha rivendicato la paternità dell’idea ricordando che il suo pubblico è abituato da anni a vedere in azione il suo famoso cacciavite sonico.

Cacciavite sonico

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