Stavolta la supposta è toccata a me

sto-generici1
Stavolta la supposta è toccata a me. E, come me, a moltissimi altri italiani e persone nel mondo.
E il fatto di condividere la medesima supposta… Vabbè, speriamo non sia troppo “Effervescente”…
Come ogni anno, infatti, anche in questo è arrivata la carissima, attesissima influenza. Carissima in quanto ci costringe a spese impreviste e attesissima soprattutto dai telegiornali, che potranno riemprci di statistiche e consigli (reciclati dai servizi degli anni scorsi… se non addirittura gli stessi!)
A quanto ne so, quest’anno le forme sono 3 e se la sfiga decide di avermi già dato la sua dose, ho esperienza diretta soltanto di una.

La scienza, dando nomi e cognomi a tutti i ceppi, dice che dell’anno influenzale 2012/2013 questi sono:
  • A/California/7/2009 (H1N1)pdm09-like virus;
  • A/Victoria/361/2011 (H3N2)-like virus;
  • B/Wisconsin/1/2010-like virus.
Mi verrebbe da aggiungere “And the winner is… “
Potevano chiamarle tosse 2012, cagotto 2013 e febbriciattola 2013? Tanto, quando vai dal medico che ti dice? “Hai preso l’influenza…” non ti dice mica hai preso il virus A/H3N2… E i consigli sono gli stessi per tutte.

Premessa: come cardiopatico, operatore sanitario e parente di immunodepresso, ho il diritto-dovere di vaccinarmi e, come ogni anno, l’ho fatto anche in questo.
Risultato: nonostante tutto l’ho presa lo stesso, quantomeno mi sono beccato “solo” la forma respiratoria.
Febbre alta con brividi, tosse scuotente con dolori lancinanti al torace a ogni colpo di tosse e tosse che inizia a ogni respiro appena più profondo. La cosa forse più snervante, personalmente, sono stati i dolori della febbre: diffusi, continui e molesti… Quei dolorini che non ti fanno trovare una dannatissima posizione in cui metterti, almeno per 5 minuti di fila quando vuoi riposare. Quello che a me ha dato più fastidio è stato soprattuto quello al cuoio capelluto. Non potrò dire che “mi fanno male anche i capelli” (visto che on ne ho!), ma credemi, ho avuto voglia di chiamare un Cochise qualsiasi, anche made in China, e farmi fare lo scalpo!
La testa era come se me l’avessero imbottita di cotone (ovviamente fulmicotone) e ogni volta che mi giravo pareva esplodere in un continuo e festoso bum bum bum.
E poi ancora il naso chiuso in compagnia con la gola che brucia, che non ti fanno dormire. Oltretutto non hai fame perchè hai sempre un lieve sentore di nausea. Dopo 4 giorni così, ve lo assicuro, sarete abbastanza sfiniti. Avrete una casa che è un disastro, diverse lavatrici di biancheria bagnata dalle sudate da antipiretico, le lenzuola del letto con l’impronta umida tipo Sindone e tutte le cose, che avreste dovuto fare nei giorni passati, che vi aspettano battendo il piedino e guardando l’orologio come a dire: “adesso arrivi?”.
Si sa, alle scadenze poco importa se voi eravate a letto, o brancolanti per casa con la vitatilità inarrestabile di uno zombie e la fotofobia da vampiro. Alle bollette in attesa non frega un piffero se eravate in preda a deliri mistici tipo LSD (magari solo perchè avete scambiato l’acido acetilsalicilico con l’acido lisergico). Se ci tenete alla vostra autostima, evitate gli specchi almeno il primo giorno che arrivate semicoscenti in bagno, potreste vedere la vostra immagine riflessa che si spaventa da sola. E la cosa diventa ancora più inquietante se a spaentarsi è solo quello dentro nello specchio.
Consiglio: se vivete da soli come me e non potete uscire, mantenete in casa scorte sufficienti di bevande e un po’ di cibi semplici per appena vi torna appetito. E ricordate che gli strascichi respiratori durano un po’ più a lungo della febbre. Vuoi mai che si risolva tutto insieme, no?
Consiglio 2: se possibile evitate la sala d’attesa del medico, è piena di gente malata. Rischiate di prendere, oltre che le ricette, anche la forma influenzale mancante. E almeno nel mio caso sarebbe la forma gastrointestinale, ricca di sintomi che non vi sto a descrivere tanto ve li immaginate bene.
Comunque sia, se avete la febbre, bevete molto, state a riposo (se potete, anche se so che ci sono alcuni cui questo non è concesso), evitate le infreddature e usate gli antipiretici per combattere la febbre (evitate gli antibiotici, l’influenza è un virus e su di essa gli antibiotici non hanno effetto. Tuttavia potrebbero venirvi prescritti per evitare infezioni batteriche al fisico momentaneamente debilitato). Soprattutto, cercate di non prendere farmaci di vostra libera iniziativa ma, se possibile, fatevi vedere dal vostro curante, sempre che abbia il coraggio di visitarvi…

 

8 Risposte a “Stavolta la supposta è toccata a me”

  1. poverino…è divertente nella forma espressa ma immagino che per te sia stata dura!Io nel caso avrei preso davvero una supposta in quanto la preferisco alle pastiglie. Cioè, meglio un calcio nel sedere che un pugno in bocca! Buona convalescenza!!!

  2. Mettiamola così, e non parlo della supposta: se proprio non sto buttando fuori anche l'anima preferisco terapie somministrate per altre vie, se non ci sono altre possibilità, allora mi "piegherò" alla sacra supposta sperando nell'effetto benefico…

  3. Questa influenza sta facendo una strage. Se i ceppi sono tre, allora c'è da aspettarsi il peggio.

  4. Caro anonimo, se per un ceppo è una supposta, per tre ceppi sono tre supposte, di dimensioni maggiori ogni ceppo che prendi, per cui se segui la filosofia del "collezionateli tutti", poi ti arrangi tu dopo per sederti. A buon intenditor…Ma se anche tu sei italiano, a prendere supposte sarai ben abituato, ce ne rifilano una dietro l'altra a ogni nuova legislazione…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

cinque × tre =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.