Storie d’amore, perché non dobbiamo postarle sui social

Storie d’amore, perché non dobbiamo postarle sui social

di Simone Cosimi

Non solo bambini. È giusto condividere tonnellate di contenuti sulla propria relazione sui social network? O meglio, pensiamo davvero che non abbia alcuna conseguenza, specie se quella storia dovesse terminare? Ieri Alya Mooro, una giornalista e blogger freelance di origini egiziane che abita a Londra, ha scritto un pezzo significativo per il Washington Post intitolato più o meno “Perché non pubblicherò mai più nulla delle mie relazioni sui social media”.

Mooro scrive in pratica che già una rottura sentimentale è complicata da gestire. Ma che lo è ancora di più ciò che, nella percezione della sterminata platea di contatti e amici, conosciuti o sconosciuti di persona, accade nelle settimane e nei mesi successivi all’addio. Una sorta di attacco concentrico di chi non riesce a inghiottire una narrazione che magari apprezzava e che s’interrompe di botto. Non si tratta di dispiacere o di genuino rammarico: chi l’ha contattata nei periodi successivi sfoggiava il piglio che, racconta l’autrice, anche noi sfoderiamo senza accorgercene nei confronti dei personaggi popolari.

“Io e il mio ex fidanzato ci siamo lasciati da quasi un anno ma continuo a ricevere messaggi da sconosciuti che mi domandano come e perché sia accaduto” attacca Moore, delineando l’evoluzione di quel rapporto negli anni attraverso le piattaforme sociali. Se il problema esisteva già quando stavano insieme – “ogni volta che uscivo senza di lui almeno una persona mi chiedeva come o dove fosse” – è solo con la rottura che la bomba dell’esercito dei ficcanaso è esplosa. Specie per una persona come lei, abbastanza popolare nel suo giro e con un buon seguito sui social network. Insomma, tutt’altro che un utente silente. Anzi.

Prima dei social le rotture avevano i loro problemi: come dividere gli oggetti, come gli amici, quali luoghi, fra quelli in cui si andava insieme, continuare a frequentare? Con le piattaforme aumentano. Hai cancellato tutte le foto che ora ti imbarazzano? Avete interrotto ogni collegamento reciproco? Come evitare riferimenti o menzioni al tuo ex?”. Nonostante un periodo di disintossicazione da queste piattaforme conseguente la decisione di lasciarsi, al ritorno la blogger racconta di aver trovato un sacco di domande sul suo ex compagno e sulla loro vicenda ovunque, dai commenti ai messaggi diretti su Twitter fino a WhatsApp.

Sorgente: Storie d’amore, perché non dobbiamo postarle sui social – Wired

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