Suggestioni da pandemia

Suggestioni da pandemia

Piccoli omicidi o solo suggestioni da pandemia?

di Mario Nejrotti

Interno giorno.

Quartiere popolare, ma alla moda di una grande metropoli del Nord.
Palazzo fatiscente e degradato. Camera, cucina.
“Mi sono dovuto fare due aperitivi e un addio al celibato. Tutti senza mascherina e qualcuno scatarrava pure.”
“E niente? Neanche uno starnuto?”
“Niente, ma sono andato ieri in quel laboratorio privato, che mi hai detto tu e ho fatto l’esame sierologico…”
“E…?”
“Sono positivo, cazzo, sono positivo! Anche se mi sento bene!”
“Devi andare dalla zia… ti aspetta… poverina.”
“Certo, è mercoledì, vado a cena, come al solito.”
“Sei sicuro?”
“Lo devo fare, la devo almeno salutare: stai tranquilla. E poi se le cose peggiorano… Chiudono la palestra e siamo fregati tutti e due. Di nuovo in casa chiusi ad aspettare l’elemosina dello Stato.”

Interno sera.

Palazzo signorile, ultimo piano, alloggio elegante: grande salone, tre camere, cucina abitabile, doppi servizi, lavanderia, veranda, terrazzo, vista imperdibile sulla città e sulle colline.
Mobili antichi, piccole cose di pessimo gusto e in fondo al salone, televisione accesa, sola: la zia sulla sua solita poltrona.
“Ciao zia.” Dice forte: sa che è sorda, oltre che mezza cieca.
“Ciao caro! Che bravo che sei passato. Vieni che ti do un bacio… Mi sei rimasto solo tu.”
La voce è incerta, un lieve, ritmico tremore scuote il capo e le mani. Solo il sorriso è radioso.
Lui si avvicina, la bacia sulle gote, la abbraccia, poi, come colto da un irrefrenabile stimolo, tossisce, forte, due, tre volte:
“Povero caro, ti sei raffreddato?” Dice premurosa.
“Ma no, zia. È la polvere che c’è qui dentro!”
“Hai ragione. Con i miei 89 anni non riesco più a pulire e la Gina non viene per un po’, il marito è a casa a letto, con quella brutta cosa. La cotid, cosid… non ricordo mai come si chiama.”
“Non ti preoccupare zia: ho portato io da cenare e poi dobbiamo parlare della festa per il tuo compleanno, vedrai, verranno tutti, sarà una cosa magnifica! Hai preso le medicine per la pressione e il diabete?”
“Le prendo, le prendo: ma tanto lo zucchero è sempre alto.”

Esterno notte, piove.

Passo elastico il giovane si allontana dal palazzo, un’ultima occhiata in alto, a quel terrazzo, da dove fanno capolino le siepi scure che la zia ama tanto.
“Di primavera è uno splendore. Un’ora e mezza di visita: può bastare. Ciao zia!” Pensa.
Cuffie nelle orecchie:

“Giornale radio. Ultime notizie sulla pandemia. Oggi 15000 nuovi casi: i focolai sono fuori controllo; 822 pazienti in rianimazione; 8065 ricoverati in ospedale; 93638 in isolamento domiciliare; 150 decessi. Continuano gli assembramenti e i comportamenti irresponsabili dei giovani, che non rispettano il distanziamento e non indossano correttamente la mascherina…”

“Che palle!”
La voce urlata di un rapper sostituisce le notizie.
Spalle curve, passo ritmico e dondolante, si allontana sul selciato bagnato.

Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale

Forse…

Suggestioni da pandemia

Photo by Jan Huber on Unsplash

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