L’estate 2017? Non sta finendo, ma ha già rotto

L’estate 2017? Non sta finendo, ma ha già rotto

Abbiamo selezionato dieci cose che già non sopportiamo più dell’estate 2017. No, non ci sono solo “Despacito” e quelli che si lamentano di “Despacito”. E se volete segnalarci qualche altra cosa, sfogatevi pure

Il Reggaeton e quelli che si lamentano del reggaeton, i fenicotteri gonfiabili, le Instagram story. L’estate del 2017 è appena a metà, ma certe cose – diciamola tutta – provocano già l’orticaria. Ne abbiamo scelto dieci che noi già non sopportiamo più.

Il Raggaeton. “Era tutto molto bello. Poi è arrivato il reggaeton”. Parole sante. Il peccato originale è stato Despacito, che ha scalato le classifiche di 57 Paesi in giro per il mondo. Da lì in poi, le nostre orecchie sono condannate a sentire quei ritmi di glutei che fanno su e giù. Nei negozi, al bar, al baracchino dei panini, in palestra e ovviamente in spiaggia. Certo, anche di quelli che si lamentano di Despacito e del reggaeton non se ne può più in effetti. Sì, quindi anche noi abbiamo rotto il c… Che poi se parte Despacito, parte pure il ditino sul tavolo. Sì, PURE A TE.

I fenicotteri. Fenicotteri, fenicotteri ovunque. Anzi #Flamingo o #Flamingomania, che su Instagram fa più figo. La foto dell’estate sui social è a cavalcioni in pose più o meno plastiche su un gonfiabile a forma di fenicottero rosa shocking. Pare non se ne possa fare a meno. Coccodrilli, cari vecchi delfini e isole del tesoro gonfiabili resistono come vietcong nascosti tra le sterpaglie agli angoli delle spiagge. Occhio solo all’effetto catapulta del becco del maestoso uccello rosa:

Flam

La pubblicità della Sammontana. Gambe da rasare. I selfie al mare. In pattino col pareo. Partiamo non partiamo. Tre amiche, i sette nani. L’estate italiana. Ebbasta! Lo spot è nato dalla raccolta dei commenti social e delle migliori parodie agli spot degli anni scorsi. Ma sono molto meglio le parodie delle parodie. Una su tutte, quella salentina:

Le canzoni estive di Tiziano Ferro e Francesco Gabbani. «L’estate è tornata e chiede di te. Ritorna senza avvisare…», dice Tiziano, che fa da colonna sonora al cornetto Algida, quello che ora c’è pure in versione veggie. «E-state. Nananananananananaanna», risponde il poeta Francesco Gabbani, fresco dell’esegesi al testo della sua canzone sulla scimmia, di cui non ci ricordiamo neanche più il titolo. Mentre noi ora attendiamo, pretendiamo, un nuovo pezzo sull’autunno.

Le Instagram Story. Sono partite in sordina. All’inizio le facevano la Ferragni e qualche altra social dipendente famosa. Che spiare nelle loro vite mentre non hai nulla da fare sembrava pure carino. Ora le Instagram-story-le-fanno-tutti. E non per mostrarci momenti importanti della loro vita, paesaggi spettacolari che in foto non renderebbero, momenti indimenticabili di concerti indimenticabili. No, fanno le faccine al volante ondeggiando la testa, mettono le scrittine sulle foto, guardano in camera mentre sono al mare e fanno le bolle. Ma vi riguardate poi?

Le Ferragnis. Non una non due, ma quattro. Tre sorelle, più la mamma Ferragni, Marina Di Guardo, più social delle social figlie messe insieme. È successo che le quattro bionde siano andate in vacanza insieme a Santorini. Ed è stato tutto un fuoco incrociato di foto in costume con panorami da sogno. Tu fai una foto a me io la faccio a te che la fa a lei che la fa a me. Avranno avuto il tempo per farsi una nuotata almeno?

via GIPHY

I costumi interi. Li avevamo giustamente riposti agli angoli dei cassetti, riproponendoci di tirarli non prima dei 70 anni o in caso di finale mondiale dei 200 stile libero. Ce ne eravamo dimenticati, liberi e felici nei bikini col laccetto. E invece rieccoli, portatori di umidità sulla schiena, pronti a mettere in mostra ventri abbondanti e rotolini, cause di abbronzature da monache di clausura. Non va meglio nella versione bondage a strisce, né per quella con la striscia centrale sull’addome. L’unica soluzione per non diventare uno schema di tris è restarsene sotto l’ombrellone, tenendosi l’umidità del costume bagnato sulla schiena e il relativo blocco del tronco per il resto dell’estate.

L’avocado. È buono per carità, e fa bene per carità. Poi è così verde e salutare. Però, ragazzi, non c’è solo lo scaffale dell’avocado del supermercato bio. Anche perché per dirla tutta se mangiate solo avocado rischiate di sfondare il lettino del lido prima del 31 agosto. Cento grammi di avocado hanno più calorie di un Kinder Bueno.

L’abbronzatura di Matteo Renzi. Lui, il segretario del Pd, dava i primi segni d’abbronzatura già ad aprile. D’altronde, perso il referendum, poteva manovrare i movimenti di Palazzo Chigi direttamente dalla spiaggia o dalla montagna. Il problema è che avrà comprato qualche super abbronzante per stimolare la melanina e somigliare sempre più al suo guru Barack Obama. Ormai è nero, ma nero nero. E tu lo guardi con rabbia mentre ti sottoponi alla prima tintarella di fine luglio con il colorito di Angela Merkel urlando “viva l’austerity”.

I milanisti convinti che vinceranno tutto. Lo ripetono in ogni dove. Al bar, sui gruppi Whatsapp, su Facebook. Ora, è vero che il Milan del dopo Silvio ha fatto una buona campagna acquisti, che ha soffiato Bonucci alla Juve eccetera eccetera, ma un tanto di buona scaramanzia alla napoletana così vi tappate un po’ la bocca? E poi l’esperienza pluriennale dei cugini nerazzurri dovrebbe avervi ormai insegnato che lo scudetto non si vince sotto l’ombrellone…

Sorgente: L’estate 2017? Non sta finendo, ma ha già rotto i coglioni – Linkiesta.it

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