Ultima frontiera: l’orgasmo femminile

L’orgasmo femminile, questo sconosciuto. E non solo dalla maggior parte degli uomini, ma persino noi donne facciamo fatica a capire quale tipo di orgasmo ci abbia sconvolto. Facciamo un passo indietro. Ultimamente sono molti gli esperti, i sessuologici e altri non ben definiti guru nel campo, che cercano di spiegare all’universo femminile quello che noi donne dovremmo provare in determinate situazioni, descrivendo l’evento come un tripudio di fuochi artificiali, corni che squillano e bandiere che garriscono al vento… insomma, l’apice dell’apoteosi dell’emotività.

Oddio, non che questo non possa accadere, anzi, un buon rapporto di coppia, in cui la componente sessuale è ampiamente condivisa e vissuta in tutta serenità, è decisamente auspicabile. Tuttavia, già riuscire a raggiungere il traguardo di un soddisfacente appagamento è quasi un miracolo, soprattutto in un’epoca in cui i mille problemi quotidiani uccidono qualsiasi libido.
Le coppie, oggi come oggi, hanno la mente colma di pensieri che portano a come giungere al 15 del mese (il 30 è ormai un traguardo lontano) e le machiavelliche macchinazioni su come far arrivare la donna a un orgasmo esorbitante, diventano l’ultimo dei pensieri di chiunque. Oltretutto, è evidente che se questo non avviene spontaneamente, raggiungendo un’affinità del tutto naturale, vorrei conoscere chi, fra i comuni mortali, ha tutto questo tempo e voglia di mettersi a fare esperimenti, perdendo tempo ed energie. A questo punto in molti insorgeranno, protestando vivacemente sul fatto che procurare un orgasmo al proprio compagno/a non è mai tempo perso. E su questo nulla da ridire. Ciò su cui ci sarebbe parecchio da ridire è invece questo fantomatico “orgasmo femminile”. Vaginale, clitorideo, multiplo, classico, estatico… e chi più ne ha più ne metta (ogni riferimento è puramente casuale). Quando ho letto tutte queste definizioni mi sono seriamente chiesta se non fossi malata o se avessi qualche menomazione fisica. Ma quante sono?!?
E siamo veramente certi che noi si debba provare tutte queste cose?
In più scrivono anche, sempre i famosi esperti, che il piacere è tanto più intenso, tanto più ci si lascia andare… ma che bella scoperta! Giuro che se non me lo dicevano loro, non sarei mai arrivata a comprendere che, per poter arrivare all’estasi, era necessario rilassarsi e lasciarsi andare. Pensavo invece che avere per la mente bollette da pagare, il colloquio a scuola, il partner licenziato in tronco un mese prima e ancora in attesa di trovare qualcosa di sostitutivo, nonché le tasse che incombono e la Guardia di Finanza che già bussa alla porta, fossero argomenti particolarmente erotici, adatti a far salire la libidine alle stelle. Ho la vaga sensazione che mi dovrò aggiornare in merito. Tuttavia, in sostanza, ciò che risalta in tutto questo è la futilità di quanto ci viene propinato, per sviare l’attenzione da quelli che sono argomenti più scottanti e decisamente più urgenti. Alla fine godetevi i pochi attimi di serenità che vi sono rimasti, prima che vi vengano tassati anche quelli.

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