Una settimana di…

Una settimana di…

di Paolo Fiorino

Pareti schermo

Le pareti di casa presto potrebbero diventare enormi schermi grazie a una vernice fotosensibile in grado di reagire a fasci di luce proiettata.
Più che un prodotto per ora è un’idea: la solita Google ne detiene il brevetto e si sa che quando Google si avventura in un nuovo progetto, immediatamente il futuro sembra essere un po’ più vicino.

 

 

L’esperienza promette di essere molto coinvolgente, ma al momento non è chiaro chi si dovrà chiamare quando si dovranno ritinteggiare la pareti: il tecnico tv o l’imbianchino?

Microsoft Progetto Continuum

Microsoft sta lavorando alla possibilità di rendere Windows 10 una piattaforma utilizzabile su un qualsiasi tipo di dispositivo (Pc, Tablet, Smartphone) ma con una nuova interessante caratteristica: sarà il dispositivo ad adattare le proprie interfacce all’utilizzo che se ne sta facendo in un determinato momento.
Questo significa che se si utilizza la funzione smartphone le interfacce saranno compatibili con un touch screen di piccole dimensioni, ma se allo smartphone si connetteranno tastiera e monitor il dispositivo si adatterà automaticamente e le sue interfacce diventeranno quelle di un normale pc.
In questo modo sarà possibile utilizzare lo smartphone come un computer portatile e, una volta arrivati a destinazione, per esempio in un albergo o in un ufficio, lavorare semplicemente connettendo il telefono a uno schermo e a una tastiera.
Il progetto segue la strada dell’integrazione sempre più spinta di funzionalità diverse in un unico dispositivo, lo smartphone, che diventa sempre di più il centro della vita di tutti giorni.
Il problema, che Microsoft per ora non riesce a risolvere, è che spesso i telefoni sono più smart degli utilizzatori…

e-Call

Il parlamento europeo ha deciso che a partire dal 2018 sarà obbligatorio installare a bordo dei nuovi veicoli il sistema e-Call, cioè un dispositivo che sarà in grado di dare automaticamente l’allarme e richiedere soccorsi in caso di incidente.
Di sicuro è un’ottima idea e fa pensare a un utilizzo intelligente delle tecnologie più moderne, ma è ovvio che scatenerà una girandola di polemiche legate alla privacy e alla gestione dei dati rilevabili. Il progetto prevede che il sistema non  renda i veicoli tracciabili e dia informazioni minime in caso di richiesta di intervento, ma c’è già chi è pronto a scommettere che, di fronte alla possibilità di conoscere in tempo reale la posizione di un veicolo, ci sarà qualcuno pronto a violare le norme, magari in nome della sicurezza di tutti.

Lupin III

Buone notizie per gli appassionati del ladro gentiluomo più famoso del mondo.
È stato annunciato che a maggio sulle reti Mediaset arriverà la quinta serie animata. Questa volta la giacca del protagonista sarà blu (dopo la verde della prima serie e la rossa della seconda).
I personaggi avranno una grafica aggiornata e saranno più curati dal punto di vista psicologico.
Resta solo da sperare che anche l’italica censura, che ha da sempre rovinato le serie animate giapponesi, si aggiorni anch’essa e diventi un po’ meno invasiva.

Scarpe GPS

In tema di tecnologie indossabili c’è una nuova proposta che apre varie potenzialità interessanti per i non vedenti, presentata dall’italiana Vibram, fino a ora famosa per le suole “carramato” e le scarpe con le dita.
Si tratta di scarpe che, tramite una connessione via bluetooth con uno smartphone, sono in grado di autolocalizzarsi e, tramite un sistema vibrante, di dare indicazioni sulla direzione da prendere.

Fotovoltaico orbitale

Mitsubishi, assieme all’Agenzia Spaziale Giapponese JAXA, sta progettando da qualche anno un impianto fotovoltaico orbitale in grado di inviare energia verso la Terra, attraverso un sofisticato trasmettitore a microonde.
L’impianto pilota, che dovrebbe essere operativo nel 2031, avrà un diametro di quattro chilometri, peserà oltre 10 mila tonnellate e produrrà una potenza di 1 gigawatt. La stazione sarà preceduta da una serie di prototipi via via più potenti che dovrebbero essere testati a partire dal 2018.
Il problema principale di questi impianti è la trasmissione dell’energia in modalità wireless, attraverso un fascio microonde che deve essere indirizzato con precisione dal satellite in orbita geostazionaria verso una stazione di raccolta a terra.
In questi giorni sia Mitsubishi sia l’Agenzia Spaziale Giapponese hanno condotto con successo dei test che hanno dimostrato la fattibilità di tale tecnologia, ciononostante, vista la potenza non eccezionale prevista per la stazione e considerati i costi, che saranno prevedibilmente esorbitanti, allo stato attuale delle cose sembra che questa versione futuristica dello specchio di Archimede sia destinata a non passare mai alla fase realizzativa.
C’è anche chi ha dubitato della sicurezza del progetto sostenendo che il fascio di microonde potrebbe essere pericoloso per gli esseri viventi. In realtà la densità di potenza prevista per il fascio sarà simile a quella della luce del sole, quindi, chi avesse pregustato un barbecue solare resterà deluso.

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